Immagini e copyright
E’ argomento di attualità la querelle scoppiata tra l’associazione Idem, organizzatrice del Festiva della Bellezza di Verona, e l’artista americana Maggie Taylor, il cui lavoro è rappresentato nelle collezioni permanenti di numerose gallerie e musei.
L’opera della Taylor “Girl in a Bee Dress” è stata infatti utilizzata come locandina per promuovere il Festival della Bellezza via web, social, affissioni, locandine etc.
Purtroppo per gli organizzatori l’opera della Taylor era ovviamente coperta da copyright, cosa che l’artista ha sottolineato intervenendo direttamente sulla pagina Facebook ufficiale del Festival della Bellezza.
Come agenzia di comunicazione conosciamo bene questo problema: molte volte i clienti si intestardiscono per utilizzare un’immagine trovata su internet e che gli è particolarmente piaciuta, senza però domandarsi se questa mossa è lecita o se si stanno violando alcuni diritti.
Purtroppo l’idea che Google sia un fornitore gratuito di immagini è abbastanza diffusa ma noi di Katal sappiamo bene non corrispondere alla verità.
Partiamo da un punto: rubare è vietato nella vita reale e sul web, propio per questo il rapporto tra copyright e immagini online nasconde moltissime insidie.
Il Copyright è, nei paesi anglosassoni come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, quello che in Italia chiamiamo diritto d’autore. Si abbrevia con il simbolo © e ha un obiettivo semplice: tutelare le opere d’ingegno. Tu scrivi una canzone e la pubblichi, quindi associ un Copyright alla tua attività. Stessa cosa puoi fare con le immagini, sono dei lavori che ti appartengono perché li hai creati tu. Puoi anche acquistarne i diritti fino a un certo punto, è chiaro. Pensa ai vari stock photo come Fotolia e Shutterstock: ti permettono di comprare delle foto, in realtà stai acquistando il formato che preferisci e la possibilità di usarlo in determinate occasioni. Infatti, più paghi e maggiore saranno i diritti in tuo possesso.
La domanda importante: dove posso trovare immagini senza copyright per lavorare bene, senza infrangere la legge e senza spendere un patrimonio? Domanda lunga e apparentemente complessa, in realtà hai molte soluzioni. La più semplice: digita una query su Google Immagini impostando il filtro Creative Commons. Basta andare nelle ricerche avanzate e gestire la licenza nell’ultimo menu a tendina.
Per non incappare in spiacevoli sorprese come accaduto in questi giorni agli organizzatori del Festival della Bellezza con l’opera di Maggie Taylor è sempre meglio cautelarsi e chiedere un parere all’agenzia di comunicazione che sta gestendo il progetto che a sua volta ricorrerà al parere di specialisti in materia di marchi e brevetti.
Altrimenti l’autore dell’opera potrà facilmente richiedere la rimozione dell’immagine ed un risarcimento per il danno, talvolta proposto in via forfettaria e proporzionale alla diffusione dell’immagine e al danno subito. Ovviamente più l’artista sarà famoso e più avremo diffuso la sua opera (con il web la vitalità diventa potenzialmente infinita), maggiore sarà la richiesta di risarcimento. Un rischio che non vale la pena correre…..
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