Meta lancia la sua prima campagna di brand con un approccio ‘fantasy’
Dopo il rebrand in Meta la scorsa settimana, l’azienda già nota come Facebook ha presentato oggi la sua prima campagna di brand, che adotta un approccio inaspettatamente semplice per illustrare i suoi ambiziosi obiettivi: un classico dipinto, a due dimensioni.
Lo spot si svolge in un museo, dove un gruppo di studenti d’arte esamina la vibrante scena della giungla nell’opera del 1908 dell’artista francese Henri Rousseau, ‘Lotta tra una tigre e un bufalo’. Man mano che gli studenti la guardano sempre più da vicino, le creature all’interno prendono vita, attirando gli spettatori dentro il dipinto, dove scoprono ancora più flora e fauna oltre la superficie del lavoro artistico.
La tigre ritratta nel quadro alza lo sguardo e annuncia “Questa è la dimensione dell’immaginazione“, con una voce che suona sorprendentemente simile a quella di Rod Serling di ‘Ai confini della realtà’. Tucani, serpenti, mandrilli, fenicotteri e grappoli di banane iniziano quindi a ballare mentre i giovani osservatori vengono risucchiati ulteriormente, rimbalzando e annuendo al ritmo della musica. ‘Sarà divertente’, recita il payoff, mentre il marchio originale di Facebook e i brand della sua suite di prodotti si uniscono per svelare il nuovo marchio Meta.
Con il suo recente rebrand, Facebook, ora Meta, cerca di riposizionarsi come pioniere della nuova frontiera dell’informatica e della people connection nel metaverso, in un mondo virtuale multidimensionale. “Stiamo davvero cercando di abbracciare e condividere con tutti la visione dell’azienda sulle possibilità del metaverso”, ha affermato in una nota la Global Director of Brand Marketing di Meta, Jasmine Summerset-Karcie.
Insieme alla brand campaign, Meta sta rilasciando nuovi ad video sulla sua suite di prodotti, che aiutano ad ancorare più saldamente l’azienda nel suo meta-kingdom.
“Gran parte del lavoro del team Meta si concentra sulla condivisione e sull’entusiasmo delle persone riguardo alle possibilità del metaverso”, ha concluso Summerset-Karcie. “Stiamo raccontando la storia di oggi e di domani“.