Come sono cambiate le modalità di acquisto dopo la pandemia Covid-19?
La pandemia globale Covid-19 ha stravolto il mondo. Nel giro di poche settimane tutte le abitudini sono cambiate in modo radicale: cene al ristorante, aperitivi con amici, concerti, cinema, attività fisica in palestra, shopping, il modo di vivere il lavoro, la scuola, tutto è stato stravolto. Un cambiamento al quale ci si è dovuti adeguare il più velocemente possibile.
Con sempre più Paesi e città in lockdown, le limitazioni di accesso alle attività commerciali, il disagio del mantenere le distanze, indossare la mascherina in un centro commerciale ha reso meno piacevole l’esperienza d’acquisto e ha cambiato dall’oggi al domani le abitudini di spesa di interi Paesi.
Abbiamo assistito, nell’anno che ci lasciamo alle spalle ad un boom degli e-commerce e delle vendite online. È evidente che le attività economiche debbano adeguarsi, essere flessibili e soddisfare le nuove esigenze del pubblico.
Stiamo assistendo ad un notevole processo di crescita nell’utilizzo di sistemi informatici da parte di tutti e, al contempo, alla consapevolezza da parte dell’imprenditore di non poter più rinunciare ad una presenza online. Per un professionista o un’impresa non essere oggi presente online vuol dire essere fuori dal mondo. L’emergenza in atto ha cambiato abitudini e stili di vita di tutti. Oggi gli acquisti si fanno principalmente online.
Qualsiasi utente attraverso il suo telefono cellulare ha sempre internet in tasca, ci dorme al fianco e non potendosi spostare liberamente ha iniziato a comprare online scoprendo vantaggi inimmaginabili. Tutto questo si traduce in una fortissima richiesta di siti web e di sistemi ecommerce. Gli imprenditori che hanno creduto in passato in queste tecnologie sono stati premiati. Chi non lo ha fatto, cerca di adeguarsi al cambiamento in atto.
E-commerce Covid Report: come sono cambiate le scelte di consumo
La Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo ha condotto un’indagine su circa 3.700 consumatori in nove economie, sia emergenti che sviluppate, Italia compresa, per comprendere meglio l’impatto della pandemia sugli acquisti online.
È emerso che a seguito della pandemia, più della metà degli intervistati ha fatto acquisti tramite e-commerce in modo più frequente rispetto a prima del Covid.
Gli acquisti online sono aumentati di fatto di almeno 10 punti percentuali nella maggior parte delle categorie di prodotti, in particolare: elettronica, fai da te, istruzione, cosmetici, prodotto per la casa e farmaceutica.
Nonostante il crescente utilizzo dell’e-commerce per effettuare gli acquisti, la spesa media mensile per acquirente è diminuita, perché in una fase di incertezza le persone hanno preferito rimandare acquisti importanti e si sono concentrati di più sui prodotti di tutti i giorni.
Il calo più forte l’hanno subito, com’era prevedibile, il settore del turismo e dei viaggi: circa 75% in meno per acquirente online.
Boom delle vendite online: la risposta generazionale
La spesa media mensile per acquirente non è diminuita in modo uniforme e ha avuto impatti diversi in base all’età degli acquirenti. Le diverse fasce d’età hanno avuto una risposta differente rispetto agli acquisti durante la pandemia.
È bene ricordare che i report sono in fase di evoluzione, perché i comportamenti cambiano con il cambiare della situazione.
Tuttavia, in linea di massima la generazione Z e i millennials sono quelli che hanno avvertito di più la crisi e la preoccupazione per il futuro, riducendo drasticamente gli acquisti.
D’altro canto solo una piccola percentuale di persone della generazione X si è detta preoccupata per la situazione, nonché più propensa al risparmio in questo momento delicato dal punto di vista economico, la maggior parte di coloro nati negli anni 60-70 non ha modificato le proprie spese e abitudini.
E-commerce dopo il Covid: quali prospettive per il futuro
Non è possibile fare previsioni realistiche in questo momento, tuttavia è abbastanza evidente che è necessario adeguare le proprie attività imprenditoriali alla situazione che muta in condizione, anticipando i bisogni delle persone, creando siti e-commerce in grado di accompagnare la propria clientela in questa delicata fase.
È ragionevole pensare che ciò che è diventata un’abitudine di acquisto durante la pandemia si mantenga anche in futuro, orientando un pubblico sempre più vasto a rivolgersi agli e-commerce.