Conoscete i video “ASMR” ?
La sigla ASMR sta per “Autonomous sensory median response”, ovvero risposta autonoma del mediano sensoriale. L’acronimo indica una sensazione di formicolio percepita sulla nuca o sul collo e che può diffondersi verso la spina dorsale, accompagnata da una sensazione di benessere. L’autrice del canale YouTube più seguito sull’ASMR la definisce come la “pelle d’oca del cervello“. La sigla non è nata in ambito scientifico – anche se ormai è utilizzata in ambito psicologico – ma è stata coniata da Jennifer Allen, la creatrice di un gruppo Facebook dedicato a chi vuole sapere di più sull’ASMR.
Alcuni esempi di suoni usati come stimolo nei video sono i sussurri, il suono di capelli spazzolati e in generale tutti i suoni derivati dal toccare oggetti di materiali diversi. La caratteristica particolare di molti di questi video, soprattutto quelli concentrati sui sussurri, è il loro svilupparsi attorno al tema del “prendersi cura dell’ascoltatore”: chi fa il video sussurra domande personali all’interlocutore, oppure ripete di volersi prendere cura di lui, per amplificare l’effetto rilassante. Alcuni invece ruotano attorno a giochi di ruolo in cui l’interprete nel video interagisce con l’utente fingendo di essere un estetista, un dottore o un parrucchiere e fingendo di applicargli prodotti o trattamenti, con particolare attenzione ai suoni che ne derivano. C’è chi presume che parte della sensazione non derivi dai suoni in sé ma dal loro isolamento tramite l’utilizzo di microfoni professionali e dal senso di intimità che ne deriva.
Da un primo studio esplorativo del 2015 è risultato che chi guarda questi video lo fa principalmente per addormentarsi, rilassarsi e alleviare lo stress, e che ciò che attiva di più l’ASMR sono i sussurri, i riferimenti al prendersi cura di colui che ascolta, i movimenti precisi – come dita che tamburellano – e quelli lenti e ripetitivi. Non tutti i partecipanti erano stimolati dagli stessi suoni, e anche l’intensità della sensazione variava da persona a persona. Da due studi più approfonditi dello scorso anno è emerso inoltre che gli effetti secondari come il rilassamento interessano solo chi prova l’ASMR, e che altri generi di video rilassanti non provocano la stessa sensazione. Gli studi inoltre hanno trovato una correlazione tra l’esperienza dell’ASMR e la diminuzione del battito cardiaco, oltre che l’incremento della conduttività della pelle.