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Il passaparola serve ancora, ma si sta spostando dalle strade alla rete

Il lockdown forzato dal Coronavirus ha cambiato radicalmente le abitudini di tantissimi italiani, e continuerà a influenzarle ancora a lungo.

Fin quando convivremo con il Covid-19: inverno di quest’anno, primavera dell’anno prossimo o ancora oltre? Nessuno può dirlo con precisione e non spetta a noi fare previsioni. L’unico dato certo è che, almeno in Italia, il trend dei contagi e decessi è finalmente in costante diminuzione.

Fra gli strumenti utilizzati sempre di più ci sono sicuramente i social: lo erano prima dell’emergenza e continueranno ad essere usati massivamente anche nei prossimi mesi. I dati di una ricerca condotta da Hootsuite e We Are Social ci confermano che il tempo trascorso sui social è stato superiore rispetto al recente passato: il 45% degli italiani intervistati ha dichiarato un aumento considerevole nell’uso.

L’aspetto più interessante è che i social sono stati usati in questo periodo soprattutto per informazione e intrattenimento: non è un caso che Twitter – riconosciuto come il social dove sia più facile reperire notizie affidabili in tempo reale – abbia fatto registrare un aumento di 47 milioni di utenti da gennaio a maggio 2020. Per non parlare dello streaming, con Netflix e Disney Plus che hanno segnato nuovi record negli abbonamenti.

Oltre a informazione e intrattenimento, dobbiamo sottolineare il compito molto importante che i social hanno avuto per la formazione e la promozione, oltre che naturalmente nel mantenere vivi i contatti con tutti i nostri cari.

Chi di noi non ha seguito almeno un corso online negli scorsi mesi? Chi non si è informato sulle consegne a domicilio di un negozio di alimentari o del proprio ristorante preferito?

In fondo, oggi basta un cellulare con una connessione alla rete e grazie ai social possiamo avere accesso a un mondo di servizi e informazioni impensabile fino a meno di dieci anni fa. L’emergenza causata dal Covid-19, quindi, ha semplicemente accelerato un processo che era comunque in corso: la digitalizzazione sempre più marcata, anche di attività che sembravano poterne fare a meno come alimentari, piccole trattorie, centri estetici.

Torniamo al concetto di promozione: il passaparola serve ancora, ma si sta spostando dalle strade alla rete, con un aumento esponenziale delle possibilità di farsi conoscere. Per questo la presenza sui canali social è oggi una necessità che non si può trascurare per un’attività che vuole ampliare il proprio pubblico e fidelizzare i propri clienti.

Come farsi conoscere e riconoscere in un vero e proprio “oceano” di concorrenti, soprattutto se abbiamo un’attività piccola e poche conoscenze del complesso mondo dei social? Non basta creare un profilo Facebook o Instagram, naturalmente.

Come sempre bisogna affidarsi a professionisti che, grazie ad esperienza e conoscenza degli strumenti, possano far fruttare al massimo la presenza sui canali social. Perché è fondamentale farsi conoscere dai chi vive o passa in zona, ma anche iniziare a mostrarsi anche a potenziali clienti che potrebbero passare da noi in futuro, attratti da un nostro post o da un’inserzione sponsorizzata.

Il ruolo di un’agenzia è proprio questo: non solo generare contenuti accattivanti, ma accompagnare le piccole attività in un settore complesso e molto competitivo come quello dei social. Katal è un’agenzia che si occupa da anno di marketing e comunicazione a 360 gradi, compresa la gestione Social.

Senza dimenticare che sta arrivando Facebook Shops, il primo e-commerce interno al social network più famoso: i ragazzi di Katal  potranno aiutarti a utilizzarlo al meglio.