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Coronavirus, Facebook elimina per la prima volta le fake news

Il coronavirus (2019-nCoV) è un’emergenza sanitaria internazionale, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. E Facebook reagisce in modo inedito, a dimostrazione del fatto che le regole interne sulla gestione dei contenuti sono in una fase di continuo rinnovamento a cui è necessario prestare attenzione (perché, nonostante abbia più volte chiarito di non voler agire come un editore che decide in cosa possiamo o non possiamo imbatterci, il colosso di Mark Zuckerberg si sta comportando così).

Adesso Menlo Park ha deciso di eliminare da Facebook e da Instagram le notizie false o fuorvianti sul virus arrivato dalla Cina e sui modi per prevenirlo e curarlo. Di solito non funziona così: le fake news, segnalate dagli utenti e bollate come tali dai fact checker esterni (in Italia il partner è Pagella Politica, che mercoledì 29 ha verificato il video — falso —della ragazza che mangia il pipistrello) vengono depotenziate, ma non eliminate. «Quella tra notizie false e satira o opinioni è una linea sottile. Per questi motivi, non rimuoviamo le notizie false da Facebook, ma ne riduciamo la diffusione in modo significativo mostrandole più in basso nella sezione notizie» recita infatti la regola sulla disinformazione. I gruppi e le pagine no vax vengono trattati in questo modo, mentre le pubblicità false sui vaccini vengono respinte.

Nel caso del coronavirus e nel precedente citato dal Wall Street Journal, in cui sono stati cancellati contenuti sul vaccino antipolio in Pakistan su richiesta del governo, è stata invece applicata la norma sulle minacce «reali alla sicurezza pubblica o personale». Verranno quindi rimossi inviti «a bere la candeggina per curare il coronavirus» o altre teorie strampalate sulle cure o sulla prevenzione e i contenuti segnalati come falsi dalle organizzazioni sanitarie globali e locali. Su Instagram verranno bloccati o limitati gli hashtag pericolosi, e in cima al Newsfeed di Facebook potrebbero comparire notizie verificate per aiutare le persone a informarsi correttamente.